giovedì 27 novembre 2014

La Posta della Stronza del Cuore

Ciao,
parto col dirti che io ho 20 anni, il 16 ottobre sono andata a ballare ed ho incontrato Ale, spagnolo 32 anni che vive in Italia da 2.
Parliamo tutta la sera lui ci prova spudoratamente ci baciamo e alla fine mi chiede il numero, il giorno dopo mi scrive e così tutti i giorni.
Ci rivediamo la settimana seguente, mi fa conoscere i suoi amici spagnoli, balliamo e poi andiamo in bagno, ci baciamo e mi dice: "Vieni a casa con me?" ed io in imbarazzo gli rispondo: "Guarda non ce la faccio mi vergogno!"

Lui continua a scrivermi, sempre carinissimo, parliamo del più e del meno fino a quando io, non vedendo una sua proposta di uscire, stufa, mi faccio avanti e il 28 ottobre gli chiedo se la sera dopo fosse impegnato e lui mi risponde che fino al 6 novembre ogni sera sarebbe stato full per lavoro, faccio finta di niente nonostante per me fosse una cagata assurda, ma vabbè andiamo avanti.
Il 30 ottobre ci vediamo, cazzeggiamo un pò e io gli chiedo che intenzioni ha con me lui risponde che non vuole niente di serio perchè si è lasciato con la sua ragazza da 1 mese e mezzo e vuole essere mio amico... e a fine serata lui mi guarda e mi dice: "Dai accompagnami a casa che stasera sono a piedi, poi non ti faccio guidare così fino a casa, dormi da me e poi domani mattina vai via". 
Accetto consapevole che sarebbe finita diversamente.
Insomma iniziamo con i preliminari poi al momento clou gli dico che sono vergine e lui mi chiede 300 volte se sono sicura di volerlo fare, io rispondo di sì, finiamo e dormiamo. La mattina dopo ci salutiamo mi scrive un messaggio "Mi sento una merda sto male, non è colpa tua" io rispondo con due punti di domanda e lui: "Per favore fammi sapere quando arrivi a casa" e cosi faccio.
I giorni successivi ci sentiamo ancora e lui continua a chiedermi scusa e a ringraziarmi perchè con lui io sono sempre stata così gentile e mi dice anche che suò papà malato sta peggiorando ( me ne aveva gia parlato) e quindi deve tornare a Valencia.

Mi accorgo di aver lasciato i miei anelli e la mia collana a casa sua e gli domand se sarebbe venuto a ballare di nuovo e riportarmeli. Lui mi risponde che non c'è quel giorno, ma che me li ridarà sicuro.
Poi aggiunge che mi ha fatto un piccolo pensierino io gli chiedo per quale motivo e lui: "Perchè te lo meriti e basta".
Poi accade una cosa. Inizia a scrivermi di meno ad essere strano e distante io gli richiedo di uscire e lui mi risponde ancora che non riesce per il lavoro ( insomma per me tutte scuse visto che finisce di lavorare alle 9 ).
Il giovedi ci vediamo, gli ormoni prendono possesso di me e alla fine vado a casa sua di nuovo, la mattina lui mi accompagna alla macchina e come al suo solito quando vado via mi manda un bacio per messaggio. Continua ad essere distaccato mi scrive meno ed io continuo a fare finta di nulla e a non dirgli niente. 
L'ultima sera che vado a casa sua è struggente, triste e mi sento una merda. Alla sera vado a ballare e incontro dei ragazzi che avevo trovato già altre sere lì, sto con loro, a fine serata arriva Ale, si indispone perché uno di loro non mi molla più. Mi dice che il tipo è un coglione. Sembra geloso.
Alla fine vado a casa sua lo facciamo e come non ha ha fatto mai le altre volte mi abbraccia, mi dà un bacio sulla fronte, mi prende la mano e ci addormentiamo così.

Nei giorni successivi sparisce e ieri gli scrivo: "Ale mi stai evitando per caso?" e lui: "Assolutamente no, non sto evitando nessuno, voglio solo sparire, secondo te? Attendo notizie da casa la situazione è brutta peggio di prima, mi viene da piangere". Io da buona persona che sono, reprimo tutta la mia rabbia verso di lui e lascio perdere la "cazziata", rispondendogli una cosa carina per tirarlo un po' su.

All'inizio ero partita carica non provavo nulla ma l'ultima volta me ne sono resa conto al 100% e adesso sto di merda proprio perchè sono consapevole, insomma non sono un'idiota, ci arrivo alle cose! Ma io sono andata avanti con la speranza che magari lui mi desse un input e invece niente. 
Le mie domande e dubbi sono tanti, ma la cosa è iniziata così a caso lui è stata la mia prima volta e di questo non me ne pento assolutamente sapevo benissimo che per lui era diversa la cosa, in quel momento me la sentivo e l'ho fatto.
Però perchè farmi quel regalo? Perchè scrivermi una lettera, perchè essere così carino nei miei confronti ? Se vuoi andare a letto con una persona io penso che queste cose non le fai.
Sono disposta ad aspettare, non tanto per aver una relazione, perchè in cuor mio nonostante la speranza io so che non prova nulla per me. Ma sono disposta ad aspettare il momento giusto per magari farmi avanti e dirgli come mi sono sentita con i suoi comportamenti e cosa provo, farmi conoscere e fargli capire che non sono una ventenne qualsiasi, so quanto valgo e so quanto bene io possa dare se ci tengo a qualcuno ma si sa, a volte questo non basta.
La cosa che più mi importa è la sincerità, la chiarezza e capire che ruolo io abbia avuto in questo poco tempo, se ha provato almeno un minimo di affetto per me come PERSONA e non abbia solo pensato a svuotarsi le palle. 

Perchè sono quei piccoli gesti di carinerie (magari fatti da lui con leggerezza o per non essere completamente uno stronzo) che mi mettono grandi dubbi e vorrei solo chiarimenti così poi, se dovesse andar male io possa andare avanti per la mia strada tranquillamente e con un' esperienza in più da cui imparare, quindi nonostante io starò male io aspetterò ma con dei limiti e senza mai precludere me stessa...se poi queste spiegazioni non arriveranno, morto un papa se ne fa un altro ! 
SCUSA IL MEGA SFOGO ! 
Volevo sapere cosa ne pensi tu di questa situazione un po' contorta e masochista ! 
GRAZIE,

R.

Ciao R.,

grazie di aver voluto condividere la tua storia con me. 
Mi sono rivista in te, quando avevo 20 anni, mentre ero alla ricerca di continue spiegazioni per capire, quando da capire in realtà c'era poco. 
Faccio una cosa che non ho mai fatto in questa rubrica. 
Ti racconto la mia, di storia. Quella che ha segnato il confine tra la me Pollyanna e la me consapevole.
A 20 anni conobbi un ragazzo bellissimo, P. 
Uscivamo insieme, mi vezzeggiava, mi diceva frasi importanti ed io, neanche a dirlo, ero completamente persa. 
Poi, appena decisi di concedermi, lui sparì. Prima latitante, poi proprio fuggitivo. 
Quando pretesi delle spiegazioni, lui mi disse che si era appena mollato, che non sapeva cosa fare, che era confuso, blablabla. 
Io gli permisi, nel pieno delle mie facoltà mentali, di andare avanti così un anno. UN ANNO.
Di sparizioni, di ritorni, di scuse pietose. Circolo vizioso con tutto ciò che in me comportava: bassa autostima, insicurezza, il pensiero che stessi sbagliando qualcosa, che io fossi sbagliata, non abbastanza figa, magra, interessante per uno così. 
In realtà R., l'unica cosa che stavo sbagliando, era continuare a perdonarlo, a credergli, a lasciarmi convincere, quando i segnali erano palesi. Gli permisi di farmi del male.
Sai come è finita? Che P. non si era realmente lasciato, viveva una magnifica relazione da 7 anni, ma siccome il suo orticello non gli bastava più, aveva deciso di esplorarne altri. Non solo il mio, sia chiaro. Non sono mai, solo, i nostri.
Era anche fidanzato da un paio di mesi con una veneziana e si stava intrattenendo con una donna sposata, che, fiduciosa delle sue promesse, stava pensando di lasciare la famiglia. 
Ecco R. ti rispondo così. Con la mia storia, perché a volte tendiamo a fare paragoni con le vite degli altri. Spero che la mia ti insegni qualcosa. 
Comunque. 
Hai fatto bene ad andarci a letto, se ti sentivi di farlo, hai fatto bene a cercarlo. Hai fatto bene a fare tutto ciò che ti rendeva felice.
Il pericolo, nelle tue azioni, sta quando dici a te stessa -e a me- "Sì vabbè, so che mi sta dicendo una cagata, ma andiamo avanti." 
No R., lì ti devi fermare, smettere di fare finta di non accorgerti, e guardare la situazione da un altro punto di vista. Il suo.
Arriva un momento in cui il limite tra l'ingenuità e la stupidità si assottiglia pericolosamente. 
Noi donne siamo famose per cercare spiegazioni dove non ce ne sono (perché mi ha fatto un regalo, perché ha continuato a volermi vedere?), ma la spiegazione, a parer mio, è una. 
R., ti ha cercato perché sei molto bella, perché sei una ragazza intelligente, perché sei disponibile. E lui si sentiva -giustamente- un verme, perché sapeva di non poterti offrire nulla. 
Se n'è andato. Lascialo andare. Vattene anche tu.
Sai già che purtroppo non ti vuole. Sai già che il padre malato è una scusa becera. Perché se provasse anche solo un decimo di quello che provi tu per lui, ti vorrebbe nella sua vita, ora più che mai. 
Sai già tutto, piccola. 
Amati, che è la miglior cura, l'unica che ti permetterà di riprenderti e di cercarti un uomo che ti voglia bene sul serio. 
Ti abbraccio forte,
MaryG. -La Stronza (oggi intenerita), del Cuore-

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